Chi ci ha sempre seguito su questa tema sa che pur indovinando 7/8 volte su 10 il bidone in cui conferiamo il nostro rifiuto differenziato, questo finisce comunque bruciato (più della metà della plastica e un terzo di sfalci e potature).
E l’organico? All’inceneritore o…peggio
I rifiuti organici (gli scarti della cucina per semplificare), che differenziamo entrano in un impianto chiamato biodigestore, da cui “dovrebbe” uscire terriccio di qualità per agricoltura e biogas, quest’ ultimo necessario a produrre e vendere elettricità. Anche in questo caso la metà del raccolto finisce invece per produrre altro rifiuto: tantissimo scarto che finisce agli inceneritori, scorie, fanghi e composti misti che possono solo finire in discarica e inoltre tanto percolato, un liquido altamente inquinante che va trattato in impianti appositi.
Siamo davanti ad una vera presa in giro dei cittadini. Anni passati a guardare solo la raccolta, a raccontarci della differenziata al 60-70-80% per “fare notizia” senza dirci dove (e come) finisce veramente il rifiuto.
Prima di dire ai cittadini quale sistema sia veramente il migliore, prima di dire chi sia più o meno bravo analizzando solo dati superficiali, dovremmo spiegare loro come vanno veramente le cose… Continua a leggere “Il dogma della raccolta differenziata” →